Per le imprese spedire la merce sta diventando sempre più complicato. Il sistema del trasporto merci già in grande difficoltà, con il rincaro dei carburanti rischia il collasso.
L’erario è colui che beneficia di questi aumenti, basti pensare nel 2021 ha incassato un maggiore gettito di circa 1 miliardo.
Da cosa è composto il prezzo della benzina?
Il prezzo attuale della benzina è composto da tre parti:
- il costo netto del combustibile, incluso il guadagno dei gestori delle pompe.
- le accise.
- l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Tra accise e IVA si arriva al 55,5% del costo totale, mentre il costo di produzione è il 44,5%. Ogni volta che introduciamo un litro di benzina nella nostra automobile, paghiamo una cospicua quota di tasse che va allo Stato come imposta sui consumi. L’incidenza fiscale in Italia sul prezzo del carburante è la più elevata in Europa.
Quali sono i problemi?
Una delle conseguenze più gravi dell’uscita dalla pandemia, con la ripresa dei traffici, è l’aumento dei ritardi che si vanno accumulando nella filiera logistica e la congestione delle reti stradali. Il sistema delle infrastrutture risulta inadeguato a fronteggiare la domanda di trasporto, che ogni anno cresce a un ritmo del 3%.
Questo non avviene solo in Italia, ma in tutta Europa. Si registrano intoppi, limitazioni lungo strade e ferrovie, che causano forti ostacoli alla circolazione dei mezzi e ritardi nei tempi di consegna delle merci. Il perdurare del rincaro dei carburanti, unito agli aumenti delle materie prime, di luce e gas incide pesantemente sulle economie delle aziende di autotrasporto.
In Italia più dell’80% delle merci viaggia su strada e i nostri principali partner commerciali restano la Germania e la Francia. Il ruolo dell’autotrasporto è quindi cruciale.
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Fonte: ilsole24ore.com, confartigianatotrasporti.it